Aggiornamento Professionale
E', come recitano l'art. 7 del DPR 419/74 o l'art. 282 del DL 297/94 (tuttora in vigore), un diritto dovere di ogni
docente. Il "nuovo" contratto di lavoro (CCNL), all'art. 28, dopo averlo ribadito: "La partecipazione ad attività di formazione
e aggiornamento costitutisce un diritto ... Essa costituisce altresì un obbligo di servizio ...", stabilisce anche che
entro il 30 novembre, antecedente a ciascun anno finanziario di riferimento, il collegio dei docenti delibera le
attività di formazione e aggiornamento destinate al personale docente, tenuto conto della direttiva del Ministro e
dei progetti autonomamente deliberati, oltre che della complessiva offerta formativa formulata dall'amministrazione
(IRRSAE, Università, associazioni professionali, enti culturali e scientifici) (va notato che, rispetto al passato, il
fatto che il collegio sia chiamato a deliberare sulle attività di aggiornamento relative al successivo anno finanziario
vincola la partecipazione dei docenti a tali attività, anche se esse vengono a svolgersi "a cavallo" di due anni scolastici
diversi; in parole povere se prima del CCNL l'attività di aggiornamento è stata programmata e realizzata "per anno scolastico", per il futuro lo
sarà "per anno solare").
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Il piano di aggiornamento della singola scuola che, come si è detto, viene deliberato dal collegio dei docenti entro il 30/11,
si articola in:
- a) iniziative prioritarie promosse dall'amministrazione a livello nazionale e periferico (vi può partecipare anche un solo
docente);
- b) iniziative progettate dalla scuola e da reti di scuole autonomamente o in collaborazione con IRRSAE,
Università, ecc. (queste iniziative, previa valutazione dell'Ufficio scolastico provinciale, entrano a far parte del piano
provinciale di aggiornamento);
- c) iniziative progettate e realizzate da soggetti esterni, autorizzate dall'amministrazione (che in tal caso le inserirà
nel piano provinciale di aggiornamento), alle quali il collegio aderisce assumendole come attività alle quali far partecipare
tutti o alcuni dei docenti;
- d) iniziative autorizzate dall'amministrazione, per le quali il collegio riconosce la partecipazione individuale del
singolo docente, anche al di fuori della pianificazione di istituto (giornate di studio, convegni, congressi, autorizzati dal
MPI, per i quali si potranno chiedere giorni nell'ambito dei 5 previsti);
- e) iniziative realizzate autonomamente da docenti dell'istituto sulla base di progetti deliberati dal collegio dei
docenti, con particolare riferimento a quelle finalizzate alla sistematizzazione della pratica didattica, alla ricerca e
alla produzione di materiale, all'acquisizione e alla sperimentazione di metodologie didattiche.
- Per tutte le attività devono essere documentate le modalità di realizzazione e partecipazione e devono essere
presentati al collegio documenti e materiali prodotti.
Il personale che partecipa ai corsi di formazione organizzati dall'amministrazione è considerato in servizio a tutti gli
effetti ed i relativi oneri sono a carico dell'amministrazione. Qualora i corsi si svolgano fuori sede, la partecipazione
ad essi comporta, sussistendone i presupposti, il trattamento di missione ed il rimborso delle spese di viaggio.
La partecipazione alle iniziative di aggiornamento (di cui sopra) è valida ai fini dell'assolvimento dell'obbligo
dell'aggiornamento finalizzato alla progressione professionale, e ove si protragga
oltre le 30 ore annue dà diritto alla retribuzione accessoria (meglio nota come
fondo incentivante): è bene notare che perché si maturi tale diritto (il che non significa
automaticamente che verrà realmente percepita una quota del fondo incentivante), occorre che tale attività di aggiornamento venga prestata al di fuori dell'orario obbligatorio
di servizio e che il consiglio d'istituto abbia deliberato adeguatamente nell'individuare le somme da destinare al
pagamento di detta attività.
Il personale docente può usufruire di cinque giorni nel corso dell'anno scolastico per la partecipazione alle iniziative
di aggiornamento autorizzate dall'amministrazione con esonero dal servizio previa sostituzione ai sensi della
disciplina attualmente vigente (nel contratto è stato recepito l'art. 65 del DPR 417/74 ovvero l'art. 453 del DL 297/94). Si veda tra gli
allegati un modello di domanda al riguardo.
SUGGERIMENTI E CONSIGLI per i colleghi (che tengono conto anche di quanto è avvenuto e sta avvenendo):
- porre molta attenzione alle deliberazioni del collegio dei docenti in materia di aggiornamento, poiché se un collegio decide di partecipare "in blocco" ad una determinata attività di aggiornamento, questa diviene obbligo di servizio, nell'ambito di max 30 ore
(si veda al riguardo Obblighi di servizio);
- se si ha l'opportunità di partecipare ad un convegno autorizzato dal Ministero, leggere attentamente il fonogramma di comunicazione per vedere se la partecipazione a detta attività è valida ai fini della progressione di carriera, sembra infatti che,
l'orientamento generale, sia quello di non considerarla valida;
- organizzarsi per effettuare, al meglio, attività di autoaggiornamento, che si è rivelata, di gran lunga, la più seria oltre che proficua.
Un esempio cui ispirarsi in tal caso è il Laboratorio di Didattica.
Pagina progettata e realizzata dal Prof. A. Cartelli